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SKY, SECA 2 non morr? nel 2004
Duro attacco del costruttore Jepssen contro l'operatore satellitare che in tribunale, dove si difende da pesanti accuse, annuncia: la scadenza di fine 2004 non sar? rispettata. A rischio le sat-tv indipendenti?
21/12/04 - News - Roma - Da mesi, come noto, SKY Italia ha annunciato che cesser? alla fine del 2004 la diffusione delle trasmissioni in codifica SECA 2, quella pi? ampiamente utilizzata dai dispositivi di ricezione. Una decisione sulla quale ? in corso una battaglia a tutto campo tra la stessa SKY ed operatori del settore, costruttori e utenti. Ma ora arriva una smentita.
Dopo ripetute prese di posizione con le quali SKY ha sostenuto la necessit? del passaggio al solo standard proprietario NDS per combattere la pirateria, attirandosi gli strali di giuristi ed analisti, lo scorso 17 dicembre l'azienda ha dichiarato che non sar? possibile rispettare quella scadenza.
Non a caso la notizia viene diffusa da Jepssen, il noto costruttore di elettronica di consumo, il quale per la cosiddetta blindatura dei decoder aveva denunciato SKY lo scorso giugno e ora annuncia che l'ammissione di SKY ? arrivata proprio nel corso dell'udienza presso la Corte d'Appello di Roma.
Jepssen, che accusa SKY di abuso di posizione dominante e violazione della legge antitrust, ha spiegato in una nota che "su sollecitazione di Jepssen, Sky Italia ha ammesso - con dichiarazione a verbale - che il termine del 31.12.2004 non potr? essere rispettato, con la conseguenza che le trasmissioni in SECA 2 non cesseranno per quella data, contraddicendo cos?, ed in maniera eclatante (vista la sede dove resa), quanto finora sostenuto con ogni clamore di mezzi".
Secondo Jepssen, i ritardi di SKY sono da imputare al fatto che l'abbandono del SECA 2 "costituendo una grave lesione di diritti costituzionalmente garantiti, sta incontrando non poche difficolt? attuattive". Come noto, SKY ? accusata da pi? parti di voler non solo monopolizzare le trasmissioni satellitari ma anche le tecnologie di ricezione (nonch?, secondo qualcuno, anche le installazioni di parabole) cos? da avere il controllo totale del mercato che gi? domina, per lo scorno degli operatori e costruttori indipendenti.
L'ammissione di SKY, secondo Jepssen, mette in luce ancora una volta la strategia dell'operatore satellitare, ossia "costringere gli abbonati, in poco tempo e con apparenti e perentorie scadenze, ad accettare un ricevitore dedicato dallo standard proprietario (NDS) minacciandoli di non potere vedere diversamente i propri programmi preferiti (sicch? la necessit? di tempi molto stretti ? dettata, in realt?, dal bisogno di non dare all'abbonato il tempo di riflettere)".
Jepssen ha anche ricordato la "valanga di messaggi pubblicitari (...) in cui si asserisce a caratteri cubitali che viene offerto un ricevitore gratis, salvo poi, scoprire che in realt? ? solo in comodato gratuito". E l'azienda non crede a quanto pi? volte dichiarato da SKY, ossia che il traumatico passaggio al solo NDS sia necessario per combattere la pirateria. "La realt? - afferma Jepssen - ? ben altra".
Il costruttore, esattamente come descritto nella denuncia alle autorit? europee presentata contro SKY Italia dai giuristi dell'Istituto Rav?, ritiene che SKY anzich? ricorrere agli strumenti di legge esistenti per difendersi dai pirati "ha deciso di imporre un proprio decoder e di trasmettere solo in uno standard proprietario, in palese violazione della normativa italiana e comunitaria in materia di antitrust, telecomunicazioni, pubblicit?, ecc".
L'accusa di Jepssen ? chiarissima: "Disponendo di milioni di ricevitori in grado di ricevere solo in uno standard proprietario (NDS) installati su tutto il territorio nazionale, (SKY, ndr.) evita che
Duro attacco del costruttore Jepssen contro l'operatore satellitare che in tribunale, dove si difende da pesanti accuse, annuncia: la scadenza di fine 2004 non sar? rispettata. A rischio le sat-tv indipendenti?
21/12/04 - News - Roma - Da mesi, come noto, SKY Italia ha annunciato che cesser? alla fine del 2004 la diffusione delle trasmissioni in codifica SECA 2, quella pi? ampiamente utilizzata dai dispositivi di ricezione. Una decisione sulla quale ? in corso una battaglia a tutto campo tra la stessa SKY ed operatori del settore, costruttori e utenti. Ma ora arriva una smentita.
Dopo ripetute prese di posizione con le quali SKY ha sostenuto la necessit? del passaggio al solo standard proprietario NDS per combattere la pirateria, attirandosi gli strali di giuristi ed analisti, lo scorso 17 dicembre l'azienda ha dichiarato che non sar? possibile rispettare quella scadenza.
Non a caso la notizia viene diffusa da Jepssen, il noto costruttore di elettronica di consumo, il quale per la cosiddetta blindatura dei decoder aveva denunciato SKY lo scorso giugno e ora annuncia che l'ammissione di SKY ? arrivata proprio nel corso dell'udienza presso la Corte d'Appello di Roma.
Jepssen, che accusa SKY di abuso di posizione dominante e violazione della legge antitrust, ha spiegato in una nota che "su sollecitazione di Jepssen, Sky Italia ha ammesso - con dichiarazione a verbale - che il termine del 31.12.2004 non potr? essere rispettato, con la conseguenza che le trasmissioni in SECA 2 non cesseranno per quella data, contraddicendo cos?, ed in maniera eclatante (vista la sede dove resa), quanto finora sostenuto con ogni clamore di mezzi".
Secondo Jepssen, i ritardi di SKY sono da imputare al fatto che l'abbandono del SECA 2 "costituendo una grave lesione di diritti costituzionalmente garantiti, sta incontrando non poche difficolt? attuattive". Come noto, SKY ? accusata da pi? parti di voler non solo monopolizzare le trasmissioni satellitari ma anche le tecnologie di ricezione (nonch?, secondo qualcuno, anche le installazioni di parabole) cos? da avere il controllo totale del mercato che gi? domina, per lo scorno degli operatori e costruttori indipendenti.
L'ammissione di SKY, secondo Jepssen, mette in luce ancora una volta la strategia dell'operatore satellitare, ossia "costringere gli abbonati, in poco tempo e con apparenti e perentorie scadenze, ad accettare un ricevitore dedicato dallo standard proprietario (NDS) minacciandoli di non potere vedere diversamente i propri programmi preferiti (sicch? la necessit? di tempi molto stretti ? dettata, in realt?, dal bisogno di non dare all'abbonato il tempo di riflettere)".
Jepssen ha anche ricordato la "valanga di messaggi pubblicitari (...) in cui si asserisce a caratteri cubitali che viene offerto un ricevitore gratis, salvo poi, scoprire che in realt? ? solo in comodato gratuito". E l'azienda non crede a quanto pi? volte dichiarato da SKY, ossia che il traumatico passaggio al solo NDS sia necessario per combattere la pirateria. "La realt? - afferma Jepssen - ? ben altra".
Il costruttore, esattamente come descritto nella denuncia alle autorit? europee presentata contro SKY Italia dai giuristi dell'Istituto Rav?, ritiene che SKY anzich? ricorrere agli strumenti di legge esistenti per difendersi dai pirati "ha deciso di imporre un proprio decoder e di trasmettere solo in uno standard proprietario, in palese violazione della normativa italiana e comunitaria in materia di antitrust, telecomunicazioni, pubblicit?, ecc".
L'accusa di Jepssen ? chiarissima: "Disponendo di milioni di ricevitori in grado di ricevere solo in uno standard proprietario (NDS) installati su tutto il territorio nazionale, (SKY, ndr.) evita che